Un roseto per
Paestum
Le antiche rose
celebrate da Virgilio tornano a fiorire tra i templi
Il prossimo 4 giugno,
alle ore 17,00, nelle aree antistanti i Templi di Paestum, si potrà ammirare il
roseto, realizzato dall’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed
Alburni in stretta collaborazione con la Soprintendente per i Beni Archeologici
di Salerno Adele Campanelli e della direttrice dell’area archeologica e del
Museo di Paestum Marina Cipriani, grazie ad un’attenta ed appassionata ricerca
condotta dal noto botanico Luciano Mauro che ha individuato una varietà di rosa
damascena simile all’antica e famosa rosa pestana, celebrata da Virgilio e da
Properzio.
Finalmente riusciamo a ricreare intorno all'area archeologica di Paestum quelle atmosfere,
suggestioni e profumi che renderanno ancora più affascinante la visita all’area
archeologica che, insieme al parco archeologico di Velia, alla Certosa di S.
Lorenzo di Padula ed a tutto il territorio del Parco Nazionale, fin dal 1998 è
stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità quale paesaggio culturale
di rilevanza mondiale.
Un patrimonio che, adeguatamente tutelato e soprattutto
valorizzato, anche attraverso eventi di grande spessore culturale, potrà essere
ancor più fruibile, attraendo un maggior numero di turisti che potranno
immergersi in questo meraviglioso intreccio di storia, natura, cultura ed anche
enogastronomia che rappresenta l’identità e la specificità del nostro territorio
che possiamo, senza dubbio, definire, per i suoi valori, un unicum in tutto il
Mediterraneo”.
L’intervento rientra nelle collaborazioni
virtuose che la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino,
Benevento e Caserta sta mettendo in campo per ottenere una politica di cura
dell’accoglienza che renda il sito di Paestum, già molto frequentato e noto più
gradevole per il visitatore, che ha così modo di apprezzare non solo i maestosi
resti monumentali ma anche ciò che le fonti letterarie tramandano sulla qualità
del roseto pestano, un aspetto del paesaggio che aveva reso la città di Paestum
famosa nell’antichità.“
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